TRASFIGURAZIONE

Cos’è la Trasfigurazione?

La Trasfigurazione di Gesù è uno degli eventi chiave nella vita di Cristo. Ha condotto tre apostoli – Pietro, Giacomo e Giovanni – su un alto monte per pregare. Mentre pregavano, il suo aspetto è cambiato e le sue vesti sono diventate di un “bianco splendente”. A quel punto sono apparsi Mosè ed Elia che hanno parlato al Signore della Sua imminente morte. Una nuvola ha adombrato il gruppo e la voce di Dio Padre è scaturita dalla nuvola dicendo: “Questo è il Figlio mio, l’amato; ascoltatelo!”

La Chiesa celebra ogni anno la festa della Trasfigurazione il 6 agosto.

Quali sono stati i motivi per la Trasfigurazione?

Secondo san Tommaso d’Aquino, la Trasfigurazione è avvenuta perché alla gloria divina, che era di Cristo, è stato permesso per un momento di risplendere attraverso il Suo corpo umano. Lo ha fatto perché gli apostoli potessero assaporare per breve tempo la contemplazione della gioia eterna, in vista delle persecuzioni che avrebbero subito.

Cosa significa la parola “trasfigurazione”?

La trasfigurazione si riferisce al cambiamento di aspetto di Nostro Signore dalla forma corporea transitoria in cui avrebbe sofferto e sarebbe morto, alla forma glorificata in cui sarebbe risorto dai morti. Il prefisso latino “trans-” significa “al di là” o “attraverso”. La radice “figura” significa “forma” o “aspetto”.

Quando è avvenuta la Trasfigurazione?

Questo evento è avvenuto circa una settimana dopo che Gesù e i discepoli erano andati a Cesarea di Filippo, dove Pietro aveva dichiarato che Gesù era “il Cristo di Dio” (Luca 9:20).

Riguardo alla cronologia degli eventi evangelici, il Catechismo afferma: “Alla soglia della vita pubblica: il battesimo; alla soglia della pasqua: la trasfigurazione” (CCC 556). La Trasfigurazione non è avvenuta immediatamente prima della Passione di Gesù, ma si crede che sia avvenuta più avanti nel suo ministero.

“Chiediamo a Dio, per intercessione di Maria, Maestra di fede e di contemplazione, di farci accogliere la luce che risplende fulgida sul volto di Cristo, per riflettere la sua immagine in tutti coloro che incontriamo”.

– San Giovanni Paolo II

Chi fu testimone della Trasfigurazione?

Gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni furono testimoni di questo evento. Papa Benedetto XVI ha detto:

Il mistero della Trasfigurazione non va staccato dal contesto del cammino che Gesù sta percorrendo. Egli si è ormai decisamente diretto verso il compimento della sua missione, ben sapendo che, per giungere alla risurrezione, dovrà passare attraverso la passione e la morte di croce. Di questo ha parlato apertamente ai discepoli, i quali però non hanno capito, anzi, hanno rifiutato questa prospettiva, perché non ragionano secondo Dio, ma secondo gli uomini (cfr Mt 16,23).

Per questo Gesù porta con sé tre di loro sulla montagna e rivela la sua gloria divina, splendore di Verità e d’Amore. Gesù vuole che questa luce possa illuminare i loro cuori quando attraverseranno il buio fitto della sua passione e morte, quando lo scandalo della croce sarà per loro insopportabile. Dio è luce, e Gesù vuole donare ai suoi amici più intimi l’esperienza di questa luce, che dimora in Lui.

Cosa c’è di significativo nell’apparizione di Mosè ed Elia nella Trasfigurazione?

In Matteo 5:17, Gesù dice: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento”. La Legge e i Profeti sono i due aspetti principali del Vecchio Testamento, e Mosè rappresenta la Legge, mentre Elia rappresenta i Profeti.

Infatti non vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signor nostro Gesù Cristo, andando dietro a favole abilmente escogitate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. Egli ricevette infatti da Dio Padre onore e gloria, quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». E noi udimmo questa voce recata dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo.

2Pietro 1:16-18

La Trasfigurazione è presente nella Bibbia?

Tutti e tre i Vangeli Sinottici evidenziano la Trasfigurazione (Matteo 17:1-8, Marco 9:2-8, e Luca 9:28-36).

Questo è il racconto dal Vangelo di Luca:

Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all’entrare in quella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo». Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

Cosa ci insegna la Trasfigurazione?

Santo Giovanni Paolo II ha detto:

A noi, pellegrini sulla terra, è dato di gioire della compagnia del Signore trasfigurato, quando ci immergiamo nelle cose di lassù mediante la preghiera e la celebrazione dei divini misteri. Ma, come i discepoli, pure noi dobbiamo scendere dal Tabor nell’esistenza quotidiana, dove le vicende degli uomini interpellano la nostra fede. Sul monte abbiamo visto; sulle strade della vita ci è chiesto di proclamare instancabilmente il Vangelo, che illumina i passi dei credenti.

Allo stesso modo, Papa Francesco:

Da questo episodio della Trasfigurazione vorrei cogliere due elementi significativi, che sintetizzo in due parole: salita e discesa. Noi abbiamo bisogno di andare in disparte, di salire sulla montagna in uno spazio di silenzio, per trovare noi stessi e percepire meglio la voce del Signore. Questo facciamo nella preghiera. Ma non possiamo rimanere lì! L’incontro con Dio nella preghiera ci spinge nuovamente a “scendere dalla montagna” e ritornare in basso, nella pianura, dove incontriamo tanti fratelli appesantiti da fatiche, malattie, ingiustizie, ignoranze, povertà materiale e spirituale. A questi nostri fratelli che sono in difficoltà, siamo chiamati a portare i frutti dell’esperienza che abbiamo fatto con Dio, condividendo la grazia ricevuta.

PRAY THE LUMINOUS MYSTERIES OF THE ROSARY

Perché è importante la Festa della Trasfigurazione?

Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, “la Trasfigurazione di Cristo mira a rafforzare la fede degli apostoli in previsione della sua Passione: la salita sull’alto monte” prepara la salita al Calvario. Cristo, Capo della Chiesa, manifesta ciò che il suo Corpo contiene e irradia nei sacramenti: la speranza della gloria”. (CCC 568).

Perché la Trasfigurazione viene celebrata il 6 agosto?

Sia in Oriente che in Occidente la Trasfigurazione è stata tradizionalmente celebrata in agosto, incluso il 6 agosto in molti luoghi. Nel 1456, quando le tensioni erano alte tra l’Europa cristiana e l’Impero Ottomano, un’importante battaglia fu vinta dall’Ungheria a Belgrado e le forze turche furono sconfitte, ritardando l’avanzata degli Ottomani per settant’anni.

La notizia di questa vittoria arrivò a Roma il 6 agosto 1456. Come atto di ringraziamento, Papa Callisto III, che aveva chiesto a tutti i cristiani di pregare per la vittoria, nominò quel giorno come data fissa per la Chiesa per celebrare la festa della Trasfigurazione.

Chi iniziò i Misteri Luminosi?

San Giovanni Paolo II raccomandò questi “Misteri della Luce” nella sua lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae nel 2002.

Quali sono i Misteri Luminosi del Rosario?

1. Il Battesimo nel Giordano

2. L’Auto-manifestazione di Gesù a Cana

3. La Proclamazione del Regno e la Chiamata alla Conversione

4. La Trasfigurazione

5. L’Istituzione dell’Eucaristia