TEMPO PASQUALE

Cos’è la Pasqua?

La domenica di Pasqua è la festa principale dell’anno liturgico, quando i cristiani celebrano la Resurrezione di Gesù dai morti. Il periodo pasquale dura dalla Veglia Pasquale del Sabato Santo (3 aprile) alla Domenica di Pentecoste (23 maggio).

Gesù disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno».

– Giovanni 11: 25-26

Gesù è risorto dai morti la domenica di Pasqua, glorioso e immortale, come aveva predetto (Matteo 28: 1-7). Il giorno della Sua risurrezione, Gesù Cristo ha lasciato nel sepolcro il sudario che è il simbolo delle nostre infermità, delle nostre debolezze, delle nostre imperfezioni.

Cristo è uscito trionfante dal sepolcro – completamente libero dalle limitazioni terrene; È vivificato da un’esistenza intensa e perfetta, che vibra in ogni fibra del suo essere. In Lui, tutto ciò che era mortale è stato assorbito dalla Sua vita glorificata.

Ecco il primo elemento della santità rappresentato in Cristo risorto: l’eliminazione di tutto ciò che è corruttibile, di tutto ciò che è terreno e materiale; libertà da tutti i difetti, da tutte le infermità, da ogni capacità di soffrire. Ma c’è anche un altro elemento di santità: l’unione con Dio, l’oblazione di sé e la consacrazione a Dio.

Solo in cielo saremo in grado di capire quanto Gesù ha vissuto integralmente per suo Padre durante questi giorni benedetti. La vita di Cristo risorto è diventata una fonte di gloria infinita per suo Padre. Non è rimasto in Lui un solo effetto delle Sue sofferenze, perché ora tutto in Lui brilla di splendore e bellezza e possiede forza e vita; ogni atomo del Suo essere canta un incessante cantico di lode. La sua santa umanità si è offerta in modo nuovo alla gloria del Padre.


La Sacra Sindone di Torino

Il telo di lino, che si crede essere il telo della sepoltura di Gesù, è il manufatto storico più scientificamente studiato al mondo. Per via dell’amore di Madre Angelica per la Sindone, il primo programma andato in onda su EWTN Global Catholic Network fu un documentario sulla Sindone di Torino.


QUAL È IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA PASQUA E QUALI SONO LE SUE ORIGINI?

Nella Bibbia possiamo segnalare diversi passi in cui si parla della Pasqua: nell’Antico Testamento, la prima attestazione la ritroviamo nell’Esodo, mentre nel Nuovo Testamento, viene citata da San Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi.

Il termine Pasqua deriva dall’ebraico pesah (passare oltre) e, nel giudaismo, rappresenta il passaggio dalla schiavitù degli Ebrei, subita in Egitto, all’indipendenza, tramandataci attraverso l’Esodo.

“In quella notte io passerò per il paese d’Egitto e colpirò ogni primogenito nel paese d’Egitto, uomo o bestia; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore!” (Esodo 12, 12)

Grazie a Mosè, Dio ordina agli ebrei di segnare le porte delle loro case con del sangue d’agnello, cosicché:

“[…] io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese d’Egitto.” (Esodo 12, 13)

“È la Pasqua del Signore!” (Esodo 12, 11)

Il riferimento più antico nel Nuovo Testamento è, come già detto in precedenza, di San Paolo, che così cita la festa della Pasqua:

“Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!” (Prima Lettera ai Corinzi, 5, 7)

Tutta la tradizione cristiana ha evidenziato come Gesù Cristo visse la Pasqua. In particolare Melitone di Sardi nella sua narrazione fa vedere che Gesù nella sua Pasqua avvera tutti i segni dell’Antico Testamento relativi al Messia.

“La croce aveva posto le domande; la risurrezione ha risposto… La Croce chiedeva: “Perché Dio permette al male e al peccato di inchiodare la Giustizia ad un albero? La Resurrezione ha detto: “Perché il peccato, avendo fatto il suo peggio, si esaurisca e questo sia vinto dall’Amore che è più forte del peccato e della morte”.

– ARCIVESCOVO VENERABILE FULTON SHEEN

“Dobbiamo tenere i nostri occhi sul Signore Risorto e i nostri cuori bruceranno dentro di noi qualunque cosa accada – perché il nostro Dio è risorto. È veramente risorto!”

– MADRE ANGELICA

COS’È L’OTTAVA DI PASQUA?

È il periodo di otto giorni dalla domenica di Pasqua alla domenica della Divina Misericordia. Ogni giorno dell’ottava è considerato un giorno di festa.

I DISCEPOLI CONOBBERO GESÙ – IL NOSTRO SIGNORE EUCARISTICO – ATTRAVERSO LO SPEZZARE IL PANE

Dopo che Gesù risuscitò dai morti nella prima Pasqua, due discepoli, ignari della sua risurrezione, erano in viaggio verso il villaggio di Emmaus. Gesù camminò con loro per il viaggio e spiegò loro le Sacre Scritture, ma essi non Lo riconobbero. Quando raggiunsero Emmaus, i due discepoli invitarono Gesù a mangiare con loro. Quando spezzò il pane, capirono che era Gesù. A quel punto, Egli scomparve, e i due uomini dissero di aver sentito i loro cuori bruciare mentre Egli aveva parlato loro.

Nel IX secolo d.C., il patriarca Teofilatto disse: “…gli occhi di coloro che ricevono il Pane Sacro si aprono per conoscere Cristo. Perché la Carne del Signore ha in sé un grande e ineffabile potere”.

CHE SIGNIFICA “ESSERE COME SAN TOMMASO”?

La frase “essere come San Tommaso” indica uno scettico che si rifiuta di credere a qualcosa a meno che non abbia una prova tangibile.

In Giovanni 20:24-29, l’apostolo Tommaso dubita che Gesù sia risorto dai morti. Non era presente quando Gesù era apparso agli altri discepoli, e disse: “Se non vedo nelle sue mani l’impronta dei chiodi, e non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e non metto la mia mano nel suo fianco, non crederò”. Più di una settimana dopo, Gesù apparve a tutti loro, compreso Tommaso. Quando Gesù chiese a Tommaso di mettere la mano nelle Sue ferite, Tommaso credette pienamente che Gesù era davvero risorto. Proclamò: “Mio Signore e mio Dio!”.

I FIORI DI PESCO

I fiori di pesco, in Italia i più associati a questa stagione, simboleggiano l’immortalità e la prosperità.

Essendo il pesco un albero che fiorisce dopo la pausa invernale, è anche simbolo del ritorno alla vita.

“Il Vangelo di Pasqua è molto chiaro: dobbiamo tornare là, vedere Gesù risorto e diventare testimoni della sua risurrezione. Questo non è tornare indietro nel tempo; non è una sorta di nostalgia. È tornare al nostro primo amore, per ricevere il fuoco che Gesù ha acceso nel mondo e portare questo fuoco a tutti gli uomini, fino ai confini della terra.”

– Papa Francesco

LA RESURREZIONE È STATA IL PIÙ GRANDE EVENTO DELLA STORIA

Sappiamo direttamente da San Paolo che i filosofi greci pensavano che la Resurrezione fosse una curiosa assurdità. I politici, più pragmaticamente, temevano che avrebbe sconvolto l’intero ordine sociale. Uno dei primi “apologeti” cristiani, o spiegatori, fu San Giustino Martire che cercò di convincere l’imperatore Antonino Pio che il cristianesimo è la realizzazione delle migliori intuizioni dei filosofi classici come Socrate e Platone.

“O morte, dov’è il tuo pungiglione? O Inferno, dov’è la tua vittoria? Cristo è risorto e voi siete stati sconfitti. Cristo è risorto e i demoni sono caduti. Cristo è risorto e gli angeli si rallegrano. Cristo è risorto e la vita regna. Cristo è risorto, e nessun morto rimane nella tomba. Perché Cristo, essendo risorto dai morti, è diventato la primizia di coloro che si sono addormentati. A Lui sia gloria e dominio nei secoli dei secoli”.


San Giovanni Crisostomo